Il termine Saggezza è una virtù che racchiude significati e atteggiamenti molto profondi, e diverse sono le interpretazioni provenienti dalla storia. Una definizione filosofica dice che la Saggezza, consiste nel fare miglior uso possibile della conoscenza che si ha a disposizione, e saper distinguere il bene dal male scegliendo l’azione volta al bene.

Le azioni e le intuizioni che sono considerate dai più come sagge tendono a:

-        innalzarsi al di sopra di un singolo punto di vista, aspirando ad un modo di essere che sia compatibile con più di un sistema etico, tenendo presente la tolleranza.

-        aver cura della Vita, del bene pubblico e degli altri valori impersonali, senza anteporre loro il proprio ristretto interesse personale;

-        avere una solida conoscenza dell’esperienza del passato (senza per questo essere incapaci di svincolarsene), ed essere al contempo in grado di anticipare le probabili conseguenze future di certe azioni;

-        non prestare ascolto solo alla voce dell’intelligenza,  ma anche a quella dell’intuizione, del sentimento, dello spirito, etc.

Secondo il noto scienziato-filosofo Aristotele, la Saggezza è la via per raggiungere la sapienza che conduce alla felicità, mentre il poeta-filosofo Seneca, diceva che la Saggezza è riconosciuta per la costanza e l’imperturbabilità. Secondo il Cattolicesimo che tiene conto della cultura abramica e di quella aristotelica, la Saggezza è una delle quattro virtù di quest’ultimo filone oltre al coraggio, temperanza, giustizia, che sono collegate alle tre virtù cristiane, fede, speranza e carità.

Il Buddhismo, approfondisce gli aspetti dell’esistenza che sono osservabili e migliorabili rispetto all’attaccamento ad un credo, infatti questa religione, considerata più una filosofia di Vita, fa riferimento esclusivamente alla forza interiore dell’individuo e le sue grandi potenzialità. La Saggezza affiora nelle persone in base alle esperienze, alla compassione e alla sofferenza, e quando ciò accade si raggiunge l’illuminazione, o la  Buddità. La Vita e la Morte sono due processi facenti parte dell’esistenza, senza Vita non c’e’ Morte e senza Morte non c’è Vita, senza di esse assieme dunque, non ci sarebbe una crescita. Il bene ed il male anch’essi necessari per un’evoluzione, senza il male, le persone non potrebbero evolversi. L’equilibrio è dato da una  grande calma interiore, assieme a grandi scossoni. Ogni esperienza positiva e negativa, è fondamentale nella Vita di ognuno di noi, perché questi opposti danno la possibilità di apprezzare ciò che si ha, imparando a vivere l’Adesso, l’Istante. L’accettazione è un altro principio del Buddhismo, l’uomo deve imparare ad accettare con serenità gli eventi di forza maggiore, e questo lo può fare solo con la saggezza e meditazione. La meditazione non è una preghiera, è uno stato di non concentrazione. Si tratta di liberare la mente, da ogni blocco e pensiero, immaginando di elevarsi fisicamente da terra, per osservare da un’altra angolazione noi stessi, e le cose che ci circondano, in questo modo ci si sente liberati da ciò che spesso caratterizza l’uomo: odio, rancore, avidità e desiderio, pregiudizio, giudizio e paura. L’unico sentimento che regna è l’amore incondizionato verso il Tutto.

Tratto da Detti del Buddha:

Se ti dovesse capitare un amico saggio che vede i tuoi difetti e te li rimprovera, seguilo come seguiresti la mappa di un tesoro. Un incontro così non può che farti bene.

Il Saggio ti dà consigli, ti rimprovera, impedisce le scorrettezze. Le persone buone gli vogliono bene, le cattive lo detestano.

Lascia perdere le persone malevole, non fare amicizia con chi è meschino. Frequenta invece persone buone, fa’ amicizia con chi è migliore di te.

I contadini incanalano l’acqua, gli arcieri raddrizzano la freccia, i falegnami piegano il legno, l’uomo saggio lavora su di sé.

I buoni non esaltano e non disprezzano, le loro parole non sono mosse da una passione smodata. I saggi non cambiano atteggiamento di fronte alla gioia e alla tristezza.

Personalmente non sono legato ad alcuna religione o partito politico, in quanto mi ritengo un soggetto libero e difficilmente influenzabile, ma trovo sorprendente come i detti del Buddha scritti nel I secolo A.C. siano sempre attuali ed assolutamente saggi. Leggo libri con vari “tipi di inchiostro”, mi informo, approfondisco argomenti sulla Vita, ma non mi piace accodarmi alle ideologie di “vecchio stampo”, appartenenti a determinate bandiere o colori, idee spaccate tra destra e sinistra. Sinceramente, credo sia un modo antiquato quello di catalogare le persone e legarle ad un simbolo “io sono di destra, quello è di sinistra”, proviamo ad abbattere un po di pregiudizi e tralasciare la rabbia, ragionando con la nostra testa. In fondo è anche questa una forma di schiavitù che vogliamo infliggerci. Schiavi del vecchio modo di pensare tramandato nel tempo. Molte persone iniziano dei progetti nobili per migliorare il paese, magari impegnati in un partito politico, e nutro rispetto per questi, ma troppo spesso, molti di loro cadono nella banalità di mettere in risalto il proprio ego. Affilano gli artigli prima di entrare in scena, e conducono accese battaglie, con il risultato di alimentare l’odio, dimenticando i buoni propositi.

 

Nell’immaginario collettivo, il Saggio è un tipico monaco tibetano vestito di bianco e arancio, con gli occhi sorridenti, inoltre quando si parla di Saggezza, ci vengono in mente volti vissuti di persone anziane con la pelle a strati, come se ogni solco, fosse una serie di grandi esperienze vissute ed interiorizzate. Il “vecchio Saggio”, rappresenta la calma, sta fermo e parla poco, quando lo fa è solo per dire ciò che è necessario. Il Saggio non si scompone davanti ad un problema improvviso da risolvere, e riesce a gestirle le ansie ragionando sul da farsi. In certe situazioni, ci capita spesso di non riuscire a gestire il nostro stato d’animo di fronte ad una cattiva notizia, questo perché non siamo allenati ed abbiamo paura del futuro. L’allenamento lo possiamo cominciare, nelle situazioni di ufficio ad esempio, dove si tende ad andare in apprensione anche per una stupidaggine. Proviamo a cercare di assorbire il colpo con una certa distanza, anche se ci coinvolge direttamente, successivamente avremo tutto il tempo per seguire la problematica e cercare di risolverla, ma in questo modo almeno il nostro stato d’ansia e battito cardiaco sono sotto controllo! Ricordo due situazioni dove ho sfidato le mie reazioni. Una sera di qualche anno fa, con la macchina rientrando a casa, sono arrivato un “po’ lungo”, ed ho battuto sul portone-serranda che da accesso al parcheggio sotterraneo del palazzo, piegandolo in due. Ho provato a mantenere la calma e mi è venuto da ridere, ho controllato i danni dell’auto ed erano davvero irrisori, successivamente ho pensato che l’assicurazione avrebbe coperto tutti i danni e la cosa si è risolta. In palestra, dopo aver finito la mia lezione di spinning, mi sono avvicinato al mio armadietto, ed il lucchetto con serratura numerica si era bloccato restando dunque chiuso. Mi è venuto da fare una battuta con i ragazzi in spogliatoio e ci siamo messi a ridere, poi il ragazzo dello staff con un grande tenaglia ha tranciato il lucchetto dal valore di  € 2,00. Se mi fossi arrabbiato, oltre che l’irrisoria somma persa, probabilmente mi sarei rovinato la serata, generando cattivi umori a chi mi stava vicino. In molti altri casi non è andata così bene, ma questi allenamenti valgono giorno per giorno, perché la Vita è un allenamento, ed ogni giorno si ha la possibilità di ripartire da zero e gestire bene o male la situazione! Nella maggior parte dei casi, il problema tende a risolversi, e a distanza di tempo ci si ride anche sopra. In questi difficili equilibri entrano in gioco, oltre che il carattere di una persona, e una profonda consapevolezza della Vita, le esperienze vissute di ogni individuo. Per le persone che hanno subito operazioni importanti e davvero rischiose, una media ferita la considererebbe probabilmente una sciocchezza, al contrario chi non è mai stato ferito il caso lo vedrebbe grave.

I Saggi sono dappertutto, e senza che siano venerati o ascoltati dai più, persone normali di tutti i giorni, semplici anche con poca esperienza, ma con tanto cuore, sensibilità e generosità. La Saggezza è intrinseca alla persona, che non si fa sfuggire l’occasione di stupire il prossimo con semplici e piccoli gesti e attenzioni, volti a fare del bene e che generano grandi riflessioni. Tratti di Saggezza, possiamo scorgerli anche dietro a persone dal volto serioso ed un atteggiamento burbero, apparentemente disinteressato e poco accondiscendente, ma con il senso del dovere disciplina ed umiltà. Spesso la saggezza, è nelle persone a noi molto vicine, ma non riusciamo sempre a scorgerla, perché i pregiudizi annebbiano la nostra vista. La Saggezza è anche rappresentata dalla bocca della verità, senza filtri, ed in qualche “paesino” sperduto chissà dove, con quattro anime, potremmo sentire delle verità da qualche vecchio, anche se condite da “intercalari”. In qualche cantiere tra una gettata e l’altra, potremmo rimanere sorpresi, da grandi detti di consapevolezza, a tal punto da farci riflettere sul senso della Vita. Alcuni film hanno lasciato il segno a riguardo, come Karate Kid. La storia è quella di un ragazzino desideroso di imparare il Karate e quando arriva nella nuova città, trasferitosi con la mamma, nel condominio, fa conoscenza con un vecchio dirimpettaio giapponese che si guadagna da vivere facendo alcune riparazioni. Solo successivamente, si capisce che il “vecchietto”, oltre che a riparare rubinetti e biciclette, è un grande conoscitore di questo sport ed è un vero maestro di Vita. Una volta entrati in sintonia, i due cominciano un percorso molto Saggio, nel quale l’insegnamento principale non è la violenza, ma lavoro, tecnica, calma, disciplina e lo spirito. Il vecchietto inizialmente è molto duro con il ragazzo scettico, ma poi a costo di molti sacrifici e dedizione, il giovane oltre aver acquisito una grande amicizia profonda, raggiunge un equilibrio spirituale oltre che gli obiettivi sportivi.

Sono assolutamente convinto che un fondo di Saggezza, ce l’abbiano anche i bimbi già  quando aprono gli occhi per la prima volta. Uno dei tratti distintivi di un bambino, è la  Purezza che fa parte della Saggezza. Il suo sguardo “silenzioso” mentre ci osserva dalla “culletta”, a poche settimane dalla nascita, ci lascia sorpresi ed incuriositi, e ci chiediamo che cosa starà pensando questo piccolino, dopo nove mesi di buio in mezzo a tutti quei rumori, e tanti cambiamenti subiti. Credo che una certa Consapevolezza e Saggezza, i bimbi ce l’abbiano prima ancora di nascere, dentro la pancia della mamma. Nei primi mesi di gestazione di Elena, la nostra Giorgia ancora poco più di un fagiolo, già si faceva sentire, e noi riuscivamo a capire se era sveglia o addormentata, in base ai “gorgoglii” percepiti. Durante i suoi continui movimenti ed esplorazioni di ogni millimetro all’interno della pancia, una volta appoggiata la mia mano sul pancione, ferma immobile! Come a riconoscere la presenza del papà, probabilmente grazie ad una pressione diversa da quella di mamma, ma sono certo che una volta varcata la porta di casa, lei sapeva chi ero. Oggi la “scienza ufficiale” spiega molte cose a riguardo “Ormai dalla metà degli anni Ottanta  sappiamo con sicurezza che il bambino prima della nascita avverte sensazioni e sperimenta situazioni che gli servono sia per il suo sviluppo sia come una sorta di preparazione alla vita post-natale”, spiega il dottor Carlo Bellieni, neonatologo presso l’Unità operativa di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Siena, coordinatore di uno studio dell’Università di Siena sulla memoria pre-natale. Infatti, non solo nel bambino si attiva molto presto la capacità di rispondere agli stimoli, ma questo sistema è anche, per così dire, “ridondante”, il che rende alcune sue percezioni sensoriali particolarmente acute”..

 

 

 

 

La Saggezza, come abbiamo detto, è anche prestare ascolto non solo alla voce dell’intelligenza, ma anche a quella dell’intuizione, sentimento e spirito. All’età di un anno, la Saggezza dei bimbi è ancora più presente, infatti non si può ingannarli, e per farsi comprendere, dobbiamo essere assolutamente veri, e credibili. Il tono di voce è molto importante mentre comunichiamo con loro e anche questo strumento di comunicazione, deve essere utilizzato in modo Saggio. Ho avuto la fortuna di incontrare Ciro Imparato (www.lavoce.net), un ricercatore specializzato negli aspetti psicologici della voce e della comunicazione. Studioso della semantica paraverbale (ciò che la voce comunica indipendentemente dalle parole), nel 2005 ha inventato il Metodo FourVoiceColors®, che sintetizza l’unione fra i suoi studi in psicologia e l’attività di doppiatore. Basato su una matrice numerica associata ai colori (il “Codice Imparato delle Emozioni”), il Metodo FourVoiceColors® consente di generare emozioni in maniera autentica e allo stesso tempo di trascrivere in maniera univoca le emozioni contenute in un discorso orale. Ciro Imparato, oltre che essere artefice di moltissime pubblicazioni, è autore di diversi libri: “Il Manuale del lettore”,  ”La tua voce può cambiarti la vita” e per ultimo “La voce verde della calma”. La sua esperienza di doppiatore gli consente di far sentire le emozioni della voce nello stesso momento in cui vengono trattate, interessando quindi sia la sfera razionale che quella emotiva. Tra le varie attività che svolge il coach, intrattiene il pubblico con un programma su Easy Baby (sky), dedicato alla comunicazione con i bambini, e mette a disposizione, molti esempi pratici sull’utilizzo della voce e le sue potenzialità. Nutro molta stima nei suoi confronti, ed il giorno che abbiamo scambiato due chiacchiere, ho mostrato a Ciro il mio progetto lavitaeuna, ancora in fase embrionale. Ho chiesto a lui un parere, e sono rimasto sorpreso quando guardandomi negli occhi, mi ha confidato che la mia Visione della Vita, è la stessa Visione, nella quale ha investito per tutta la sua di Vita. Si parlava, di come molte persone siano condizionate dagli eventi esterni e si facciano influenzare dalle notizie negative, alimentando le paure del futuro. Vivere il presente ci consentirebbe di apprezzare, e godere molto di più in questa Vita terrena!

Siamo nel 2012 e per chi non l’avesse ancora capito è arrivato il momento di svegliarsi e fare i conti, non solo socio-politico-finanziari, ma soprattutto quelli interiori-spirituali. Sono fermamente convinto che il 2012 non è la fine del Mondo come i Maya predissero, cosa che potrebbe dare loro credito visti i momenti di alta tensione sul pianeta Terra, ma al contrario credo che questo periodo sia solo l’inizio di una nuova consapevolezza, o meglio corresponsabilità. Ricordiamoci che queste situazioni di instabilità, le abbiamo create noi esseri umani ed è arrivato il momento di stare uniti, proprio come nel mezzo dei Terremoti. Stiamo entrando in una nuova era, dove la sofferenza farà parte di questo processo ma è naturale, dobbiamo accettarlo come accade nell’evoluzione di ogni cosa.. della natura.. del sistema solare..dell’universo in continua espansione con grandi esplosioni che portano ad un nuovo equilibrio. Siamo capitati solo nel periodo di una evoluzione! Probabilmente abbiamo perso la via della semplicità, delle cose naturali ed essenziali. Abbiamo dato troppo rilievo al valore monetario, mettendo in secondo piano le cose vere della Vita. Ecco il dramma dei poveri imprenditori strozzati dai debiti, che hanno dedicato e sacrificato, l’intera Vita alla propria “bottega”, e si buttano nel vuoto non vedendo altra soluzione.. Credo che noi umani non siamo cattivi, siamo solo spaventati, disorientati e un po “miopi”. Spesso, cerchiamo di approfondire le cose, e ci rendiamo conto che la nostra direzione  non è quella Saggia, solo davanti al baratro. Oggi non siamo ancora davanti al baratro, ed abbiamo la possibilità di venirne fuori, a noi la scelta! L’unico modo per poter cambiare il Mondo, credo sia cominciare a cambiare noi stessi, esponenzialmente quando tutti noi avremo un atteggiamento volto alla Saggezza, il Mondo si modificherà e diventerà a sua volta Saggio. Si tratta di Visioni del Mondo, il Mondo lo si vede in base a come lo vogliamo vedere ed io lo vedo bene, perché la Vita è una sola, almeno quella terrestre, e se lo vogliamo può essere meravigliosa! La realizzazione del sito “lavitaeuna”, oltre ad essere un modo pratico di fissare i miei punti cardini, è anche l’impegno di garantire una Vita assolutamente Felice alla mia nuova famiglia.

 

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